I condizionatori ad acqua vengono anche chiamati ventilconvettori e si basano sulla circolazione dell’acqua e sulla diffusione forzata dell’aria calda o fredda. Garantiscono un’elevata prestazione termica e un buon ricircolo.
Con questo tipo di impianti, l’aria calda, passando attraverso una zona in cui è presente dell’acqua, cede naturalmente il suo calore; ciò avviene grazie a una ventola che incanala l’aria stessa. Un simile meccanismo consente di ridurre i consumi rispetto agli altri sistemi di climatizzazione ed è questo il maggiore punto di forza.
I condizionatori ad acqua non necessariamente devono avere un’unità esterna. Utilizzano l’acqua anziché l’aria per raffreddare il condensatore e quindi non c’è bisogno di forare il muro. Rappresentano, di conseguenza, una valida soluzione nelle zone caratterizzate da regolamentazioni rigide in tema di interventi strutturali in facciate (i centri storici) e in cui di contro non ci siano limitazioni limitazioni nell’uso di acqua.
Un altro vantaggio ancora? La macchina può essere installate su ogni tipo di parete, anche non perimetrale.
Per quanto riguarda invece i difetti, il più grande è senza dubbio la rumorosità; bisogna tuttavia dire che i modelli più recenti appaiono decisamente migliori, sotto questo punto di vista, rispetto a quelli di qualche anno fa. Bisogna, inoltre fare presente che, per la loro stessa struttura, i condizionatori ad acqua sono stati installati principalmente nei luoghi di lavoro. Però anche in tal senso le cose stanno cambiando e sempre più spesso vengono scelti per le abitazioni private.